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Parcheggio interrato e risistemazione piazzale Largo Poste – Cortina d’Ampezzo

COMMITTENTE

Comune di Cortina d’Ampezzo

IMPORTO LAVORI

€5.380.708,58

SERVIZIO

Direzione Lavori (DLL)

IGS srl è stata incaricata dal Comune di Cortina d’Ampezzo della Direzione Lavori del Parcheggio interrato di Largo Poste: un’opera molto discussa in quanto ritenuta per anni irrealizzabile a causa della vicinanza ai fabbricati al contorno e del contesto geotecnico e idrogeologico sfavorevole, ed al contempo una delle opere principali a Cortina in vista delle Olimpiadi del 2026.

L’opera è nata come autorimessa multipiano, ma è stata poi ridimensionata per renderla compatibile con il contesto: sono previsti 73 posti auto, sopra i quali sorgerà un’ampia zona pedonale con connessione alle aree circostanti che ospiterà eventi pubblici, comprese le manifestazioni delle Olimpiadi 2026. Il progetto mira a migliorare la fruibilità degli spazi urbani, mantenendo un equilibrio tra esigenze pedonali e viabilità.

Per l’esecuzione dell’opera si è reso necessario realizzare, lungo l’intero perimetro, opere geotecniche di sostegno (paratie di micropali), opportunamente monitorate con monitoraggi geotecnici (inclinometri, assestimetri, piezometri), topografici (stazione totale per monitoraggi e mire), delle vibrazioni (per l valutazione del rispetto delle soglie di disturbo e di danno). 

E’ prevista la movimentazione di circa 20.000 metri cubi di materiale. 

Storicamente l’area non era mai stata edificata prima del 1954 con l’intervento dell’Arch. Gellner, se non per un edificio al centro dello spazio che configurerà il nuovo Piazzale delle Poste. La progettazione urbanistica del Piazzale delle Poste, che viene realizzata da Gellner nel 1953 in stesura definitiva, è riconducibile ad un angolo generatore che piega a 45° l’edificio dell’Hotel Alaska rispetto alla direttrice definita dal Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni, a sua volta quasi parallelo sia al Corso Italia che alla Ferrovia, le due viabilità principali di cui avrebbe dovuto essere lo snodo funzionale. L’angolo di 45° non è neppure esso casuale, ma rilevato sulla base dell’angolazione dell’unico edificio originario che restando a memoria delle preesistenze affaccerà sulla piazza.