Rilievi geomeccanici in parete – falesia a Cervo (IM)
PRIVATO
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Rilievi geomeccanici in parete, rilievi lidar
Le operazioni in parete rappresentano il core-business di IGS srl. Tra le varie applicazioni, sono frequenti le ispezioni, con esecuzione di rilievi geomeccanici, un’attività che spesso va a braccetto con la progettazione geotecnica degli interventi necessari al consolidamento, o con le indagini geofisiche in parete.
Secondo il metodo IGS, ai rilievi in parete viene associato un rilievo 3D di dettaglio, con lidar, laser-scanner o fotogrammetria: ciò da un valore aggiunto, permettendo di apprezzare dettagli altrimenti difficilmente rilevabili, ed una visione di insieme, nelle tre dimensioni.
Tali rilevi costituscono un utile supporto, ma non possono sostituire i rilievi geomeccanici in parete, in quanto la tecnologia, nonostante i passi avanti fatti negli ultimi anni, non permette di caratterizzare in scala adeguata i parametri che qualificano le fratture (i giunti), quali ad esempio apertura, riempimento, rugosità, ondulazione, resistenza.
IGS srl punta molto su una caratterizzazione geomeccanica accurata, e con la consapevolezza di chi i dati raccolti li utilizza sviluppando modellazioni con software dedicati, progettazioni, monitoraggi, e prove di verifica su ancoraggi (preliminari o di collaudo).
Tra i recenti rilievi condotti, ci sono rimaste nel cuore le giornate passate quest’estate in Liguria, ed in particolare su una falesia a Cervo (IM), a picco sul mare, con una vista mozzafiato.
I proprietari di un immobile che sorge a monte della falesia in questione, allarmati da un ingente crollo che ha lambito le fondazioni del fabbricato e si è riversato a mare, ci hanno convolti per avere un parere sulle condizioni di stabilità e le possibili soluzioni da mettere in atto.
Il crollo, che ha convolto diverse decine di metri cubi d roccia, si è impostato su un giunto orientato sfavorevolmente rispetto al versante, svincolato lateralmente da un sistema di fagliazione.
Grazie ad un accurato rilievo geomeccanico e strutturale, associati ad analisi geomorfologiche, è stato possibile suddividere l’intero settore in cui si inseriva il crollo in zone caratterizzate da una diversa propensione al dissesto, e caratterizzarle sulla scorta dei dati rilevati in campo.
Grazie al dettaglio dell’analisi condotta, è stato possibile localizzare i settori dove sono attese evoluzioni cinematiche repentine, e quelli suscettibili ad una futura evoluzione, differenziandoli per gravità. Ciò ha permesso sia un’efficace gestione del rischio nell’immediato, che un’ottimizzazione delle risorse economiche, anche grazie alla programmazione degli interventi diluita nel tempo.
Il risultato più apprezzato è stata una scala di priorità degli interventi, con quantificazione economica degli stessi ed una pre-fattibilità.